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Disturbo del controllo degli impulsi

L’impulso è definibile come un desiderio impellente, una spinta o una tentazione a compiere un’azione. È un fenomeno comune, normale e fisiologico, in certi casi fondamentale per la sopravvivenza, ma si configura come condizione patologica quando la persona perde la capacità di esercitare un controllo su di esso o di resi-stervi a fronte di un danno o un pericolo.

In questi casi si percepisce un crescente senso di tensione o eccitazione che, successi-vamente e durante alla messa in atto del comportamento impulsivo, lascia il posto ad un senso di gratificazione e sollievo, determinando talvolta rimorso e senso di colpa.

Questi comportamenti risultano persistenti e ricorrenti, in grado di compromettere le attività personali, familiari e lavorative della persona.

 

Gioco d’azzardo patologico: si tratta non più dell'utilizzo ludico del gioco, ma di un’irrinunciabile esigenza a giocare per trovare sollievo dalla tensione emotiva, accompagnata da grandi difficoltà ad interrompere volontariamente l’attività del gioco.

 

Shopping compulsivo: caratterizzato dall’impulso a fare acquisti, una tendenza irrefrenabile a comprare oggetti che va al di là dell’utilità e del valore percepito dalla persona, talvolta avvertita come eccessiva e inutile pur non potendo essere controllata.

 

Cleptomania: spinta irrefrenabile e immotivata a rubare, non gestibile o controllabile a fronte delle possibili conseguenze del gesto.

 

Accumulo compulsivo: comporta la necessità di accaparrarsi oggetti (o animali) al di là della loro utilità e valore per la persona. L’accumulo deriva dall’incapacità di gettare gli oggetti stessi, portando il soggetto a vivere in ambienti disordinati in maniera debilitante, al punto da limitare la quotidianità domestica.

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